Per garantire al cliente finale un’esperienza d’acquisto coinvolgente e gratificante oggi l’ottico ha a diposizione una serie di strumenti avanzati, in grado di differenziarlo dai competitor Consulenza d’immagine e digitale: come ti personalizzo l’occhiale di Marco Brugnola Formatore ed esperto in comunicazione L’approfondita conoscenza del cliente grazie all’adozione di strategie di Customer Relationship Management, cioè il Crm, ha permesso in ogni settore del retail il lancio di campagne di marketing focalizzate su personalizzazione dell’esperienza d’acquisto e del prodotto: si tratta di una tendenza diffusa che riscuote l’apprezzamento dei consumatori. Anche l’industria dell’eyewear ha raccolto e rilanciato la sfida della customizzazione dell’occhiale, con l’obiettivo di valorizzare l’esigenza di un cliente sempre più alla ricerca di un articolo unico e su misura.
Questo trend ha contribuito, all’interno del centro ottico, a tenere in debita considerazione l’importanza sia di proporre e realizzare una montatura artigianale, fatta a mano e tailor made, sia di fornire una consulenza mirata e individualizzata alla scelta dell’occhiale stesso. Se Per accompagnare l’utente finale in tale fase in passato spesso ci si è limitati a mostrare e far provare i vari modelli, delegando in toto questo compito agli addetti alle vendite, poiché l’attenzione principale dell’ottico era prevalentemente focalizzata sulla scelta e la preparazione delle lenti. Oggi fornire una vera e propria consulenza d’immagine diventa un modo per valorizzare la selezione della soluzione visiva, dettata non più dal solo gusto personale, ma soprattutto da una valutazione approfondita e mirata, durante la quale il professionista dimostra di prendersi una cura tutta speciale del proprio cliente.
Questo approccio individualizzato alla consulenza d’immagine nella scelta del prodotto finito porta evidenti e immediati benefici nella relazione con il consumatore, permettendo all’ottico di offrire un servizio nuovo che altri non stando ancora fornendo o, almeno, non con tale livello di dettaglio e professionalità. “Differenziarsi o perire” scriveva Jack Trout, uno fra gli strateghi di marketing più conosciuti e letti al mondo: la differenziazione, anche per il negozio di ottica, consiste nell’acquisire competenze e, di conseguenza, nel garantire opportunità uniche e distintive rispetto ai competitor. L’attenzione dedicata al cliente durante la fase di consulenza personalizzata, inoltre, genera un legame emotivo che trasforma la fase di scelta dell’occhiale in un’esperienza così gratificante da andare al di là della mera transazione commerciale.
Il tempo prestato a questo fondamentale passaggio dell’acquisto migliora la percezione dell’utente verso il brand, verso il negozio e, infine, verso il professionista, contribuendo a costruire una reputazione forte basata sull’attenzione individuale e la cura dei dettagli.
Ancora una volta, quindi, la sfida della personalizzazione della montatura, lanciata dal marketing e sostenuta dalla ricerca dell’industria, viene raccolta e riproposta in store dagli ottici più attenti e specializzati, che possono così definire un approccio alla vendita dell’occhiale ancora più qualitativo. In tale ambito interviene a supporto anche la tecnologia, che da alcuni anni propone continue novità e ridefinisce le frontiere della customizzazione: dai tool digitali per il negozio, che permettono esperienze d’acquisto interattive e immersive particolarmente apprezzate soprattutto dalle nuove generazioni di consumatori, sino agli scanner facciali, in grado di analizzare il volto della persona per realizzare, in base ai parametri visivi e all’analisi del suo stile di vita, occhiali su misura a partire dalla scelta della montatura, dei colori e delle lenti.
Realtà aumentata, digitalizzazione del punto vendita, scanner facciali, consulenze d’immagine: sono, dunque, tutti strumenti che, se adeguatamente interpretati e integrati dalla competenza dell’ottico, rappresentano una modalità particolarmente efficace per proporre servizi nuovi, elevare la qualità dell’offerta e innovare, segnando così una netta differenza rispetto ai concorrenti.